Un paio di sere fa abbiamo ascoltato una storia, Il porridge d’ascia.
La piccola di casa ha preso uno sgabello, si è piazzata al centro della stanza con un libro in mano e ha cominciato a leggere un racconto di un soldato affamato e di una strega con un piede finto che abitava in una casa nel bosco, una casa strana che si reggeva su due zampe di gallina.
La voce era leggera ma convinta. Ci ha portato nella storia subito.
Dopo un po’ abbiamo capito che non stava leggendo, ma parlava con grande sicurezza e con tanti particolari. Siamo arrivati fino alla fine del racconto, incantati più dalla narratrice che dalla storia. Abbiamo fatto un applauso e siamo ritornati a fare le cose di casa.
Dopo un po’, ritrovandoci di nuovo tutti insieme per salutarci per la buonanotte, abbiamo riparlato del porridge d’ascia. E’ spuntato fuori un disegno fatto in tutta fretta con vecchi pennarelli spuntati o mezzi scarichi, che si trovano sempre in giro e che non abbiamo mai il coraggio di buttare. Come in molte altre case, c’è una strana maledizione che trasforma nel momento giusto tutte le penne e le matite in grossi pennarelli senza punta. Deve essere la stessa che fa sparire le gomme e i temperamatite.
Ad ogni modo, il disegno è questo qui:
La narratrice/disegnatrice con la sua voce sicura mi ha fatto una richiesta:”Puoi pubblicarlo? Ti do l’indirizzo...” Col pennarello spuntato ha segnato sopra al disegno l’URL:
www.clubdellibro/Libriamoci#storiefantastiche.it
Abbiamo provato a spiegare che su internet i nomi dei domini si scrivono seguendo regole precise, che quell’indirizzo era sbagliato, ma in realtà, dopo uno sguardo d’intesa velocissimo, nelle nostre teste si formavano parole strane tipo “aruba”, “hosting”, “wordpress”.
Il racconto, il disegno, il web. Il pacchetto era completo. Gli spettatori catturati e già con il bisogno di una nuova storia.
Ci è piaciuto il momento, e l’idea di voler diffondere via web qualcosa che era solo nostra, anche se ispirata da un cartone animato*.Da genitori e da spettatori soddisfatti (e molto di parte) abbiamo fatto l’unica cosa che sappiamo fare: invogliare l’entusiasmo di nostra figlia.
Passare dalle parole ai fatti è stato facilissimo:
- Registrare il dominio, incredibilmente libero, storiefantastiche.it
- Scrivere qualcosa appena possibile
- Chiedere alla narratrice/disegnatrice/figlia se ha voglia di scrivere un’altra storia, magari tutta sua, da pubblicare poi su questo sito.
Saranno disegni, video, racconti, poesie, chissà cos’altro.
Come andremo avanti lo scopriremo solo nella prossima storia…
*P.S. Ci è stato confessato che non era una storia originale, ma un riassunto, con molti abbellimenti, di uno de “I Racconti di Masha”, questo QUI.